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DOMENICA 2 OTTOBRE 2016

Vieni a inaugurare con noi la prima edizione di GaribaldiKult!

La sposa di Gerusalemme

inizio proiezione  ore 19.30 

Gerusalemme è un soggetto costante della produzione culturale e artistica palestinese. Non potrebbe essere altrimenti alla luce dei legami storici, politici, religiosi e umani che tengono stretto un intero popolo intorno ad al Quds, così come in arabo viene chiamata Gerusalemme. Il fatto che dalla Guerra dei Sei Giorni (giugno 1967) tutta Gerusalemme sia controllata da Israele, ha accentuato le rivendicazioni dei palestinesi che intendono proclamare la loro futura capitale nel settore arabo (orientale) della città. Non sorprende perciò che anche il cinema palestinese, con documentari e fiction, abbia dedicato ampio spazio alla Città Santa, il più delle volte per raccontare la vita quotidiana e la resistenza degli abitanti della zona araba sotto occupazione israeliana. La città vecchia di Gerusalemme con i suoi problemi politici e sociali è il palcoscenico dove si muovono i protagonisti di «La sposa di Gerusalemme». Si tratta di un «docu-fiction», ossia di un film con parti recitate all’interno di una quadro assolutamente reale, che attraverso la vita e il lavoro di Riham, una giovane assistente sociale, racconta la difficile esistenza delle famiglie palestinesi nella casbah, dalla lotta contro il continuo tentativo di penetrazione dei coloni israeliani nei quartieri arabi fino al problema della tossicodipendenza sempre più diffuso tra i giovani. La regista evita di calcare la mano, sceglie toni lievi, lasciando a Riham, ai suoi familiari, al suo fidanzato (e poi marito) Omar e tutti agli altri protagonisti il compito di condurre quasi per mano gli spettatori lungo un percorso di vita che attraversa l’intera città vecchia. «La sposa di Gerusalemme» è una produzione palestinese totalmente indipendente. Gli attori, in buona parte giovani, vivono tutti nella casbah. Premio speciale dall’Associazione d’amicizia Sardegna-Palestina al festival al-Ard Doc Film

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Sling Shot Hip Hop

di Jackie Reem Salloum - 86'- 2008

inizio proiezione ore 21.00

Il film ripercorre la storia e lo sviluppo dell'hip hop palestinese nei territori dal momento in cui i DAM esordirono in questa forma d'arte fino al 1990. Vediamo intrecciarsi le storie di giovani artisti palestinesi che vivono a Gaza, in Cisgiordania e in Israele, li vediamo scoprire l'Hip Hop e utilizzarlo come strumento per superare le divisioni imposte dall'occupazione e dalla povertà. Vi compaiono artisti come i DAM, Palestinian Rapperz, Mahmoud Shalabi, e artiste come Arapeyat e Abeer Alzinaty. Il film è stato presentato al Sundance Film Festival del 2008, e successivamente è stato mostrato sul Sundance Channel. Ha vinto oltre 13 premi. Nell'agosto del 2008 Slingshot Hip Hop è stato visto dai giovani palestinesi in tre dei campi profughi palestinesi del Libano; Shatila, Bourj al-Barajneh, e Bedawi. PREMI E FESTIVAL: Beirut International Film Festival/Bonnaroo Music Festival/Boston Palestine Film Festival/DOX BOX Siria/Dubai International Film Festival/Gent International Film Festival/IDFA,ND/NF/Jogja-NETPAC Asian Film Festival/Newport Beach International Film Festival/Refugee Film Festival/Sensoria Music & Film Festival/Stockholm International Film Festival/Sundance Film Festival/Transilvania International Film Festival

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Il sale di questo mare

di Annemarie Jacir - 109' - 2008

inizio proiezione ore 22.30

Soraya (interpretata dalla poetessa Suheir Hammad) figlia di Palestinesi emigrati nei Stati Uniti, è cresciuta a Brooklyn. Dopo la morte del padre va alla ricerca delle proprie radici nella sua terra d’origine in Palestina. Arrivata a Ramallah, cerca di recuperare i risparmi dei nonni, cacciati nel ’48, congelati in una locale banca britannica. Non ci riesce e decide di restare perché quel denaro le appartiene. Per mantenersi, lavora in un ristorante, dove incontra Emad (Saleh Bakri), un uomo che al contrario della protagonista vuole emigrare da una terra senza futuro a causa dell’occupazione militare. I due elaborano un piano ai danni della banca che ha come conseguenza una fuga che li porterà a godere di momenti di libertà e d’incanto. PREMI E FESTIVAL: 2008 Oscar, candidato palestinese al Miglior Film Straniero/2008 Cannes FF – Un Certain Regard/2008 CineFan Festival of Asian and Arab Cinema: Premio Speciale della Giuria, Premio Fipresci/2008 Cartagine FF: Premio Randa Chahal/2008 Dubai IFF: Miglior Sceneggiatura/2009 Sguardi Altrove, Milano: Miglior Film/2009 Tribeca FF – Selezione Ufficiale

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